Roma
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---GIORGIO DE CHIRICO: « v ite silente di fru tta nelte cam paena ™ ,
Alia mostra di Giorgio de Chi rico aperta nella galleria del- 1’«Obelisco» in via Sistina, sono preséntate al giudizio del pub- blico a flanco di alcune recenti opere in pittura del maestro, died sue litografié originali il cui sog- getto é il cavallo piü volte trac- tato dall’artista. L’intelligente animale dalle forme svelte ed eleganti, robusto e docile che in antico era consacrato a Marte é effigiato — forse per tale riferl- mento mitológico — in primo piano accompagnato da un mi- tico eroe, oppure mosso nell’im- peto della battaglia portante ln groppa un guerriero in azione ag- gressiva.In quest! saggi di bianco e ñero l’agile mano del de Chirico as- seconda la pressione dello splrito che vuol evadere dalla schiavitü d’un semplice contorno e il pit- tore per dare ad álceme stampe maggior risalto si compiace di vivificarle con le scintillanti
tona-UNA MOSTRA D’ ECCEZIONE
CioriíiD de Chirico
alla Gallería 'TObelisco^
lité, della sua mágica tavolozza.Queste litografié originali di limitatissima tiratura su carta di vario tipo e colore, ed anche sul raso, racchiuse in un’apposita custodia, formeranno una rac- colta di assoluta raritá.Una decina di quadri (v’é an che una. scultura) che lo stesso de Chirico ha esegulto negli ul- timi due anni, giovano a docu mentare, per soliditá disegnati- va, armonía cromatica e valore di técnica pittorica, nonché per potenza e nobiltá di espressione, il profitto degli studi e delle espe. rienze compiute dali’artlsta insigne essendo riassunti ln essi in maniera brillante e persónate i periodi tanto discussi, ma sem- pre apprezzati, delía sua attivitá, cioé quelli metafisico, romántico, classico e naturalístico.In queste opere, immuni dal cerebralismo e dal convenziona- lismo di moda, rifulgono di ri- flesso, ma in forma conclusiva ed eterna, i risultati delle ricerche fatte dall’autore, il quale per pa- recchi anni si é sottoposto ad una severa disciplina esplorativa nel vasto campo della pittura italiana del Rinascimento e di quella recente straniera da Bocklin a Re- noir, da Picasso ad Apolltnaire onde foggiarsi una personalitá completa, sia puré complicata, quale s’é rivelata piü che mal singolare dopo il periodo metafi sico delle cittá,, dei manichini e degli lnterni, cioé quando, per convincersi della realtá, volle vol- gere lo sguardo a Delacroix e a Coubert.
Ben pochi pittorl contempora- nei sono riuscltl come il de Chi rico a disciplinare la materia colorante in modo da raggiungere l’effetto della profonditá, del volume e della luce in un armo nioso insieme cromatico giove- vole a palesare in superficie te preziositá emotive interlori delle immagini.
I diplntl d’oggi del de Chirico, che sa manifestarsi contemporáneamente un rivoluziouario ed un esteta, e specialmente le na tura morte, l’ultimo autoritratto, ragnello* spellato, come i fondali paesistiel e le stoffe ln cui é eli- minata quella biaccositá che si awertiva nelle sue pitture del passato, segnano un deciso passo ln avanti, e forse conclusivo, compiuto dal nostro eccellente artista che nonostante 1 suoi non brevi contatti con i maestrl stra- nieri e la sua ammirazione per le loro opere ha voluto saggia- mente rimanere un pittore squl- sitamente italiano.
Piero Scarpa
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