L’ITALIA. IL PRIMO DOPOGUERRA, IL FASCISMO
1
L’ITALIA. IL PRIMO DOPOGUERRA, IL FASCISMO UNITÀ 5
1 LA CRISI DEL PAESE E LA GENESI DEL FASCISMO
Alla fine della guerra l’Italial’Italia alla conferenza di pace fu trattata come una potenza di secondo rango, anche se era uno dei vincitori alla conferenza di pace fu trattata come una potenza
di secondo rango, anche se era uno dei vincitori
le promesse territoriali sancite dal Patto di Londra furono disattese
le promesse territoriali sancite dal Patto di Londra furono disattese
«vittoria mutilata»
«vittoria mutilata»
espressione di un nazionalismo ferito e umiliato espressione di un nazionalismo ferito e umiliato
Il 12 settembre 1919 Gabriele d’Annunzio e alcuni soldati ribelli Gabriele d’Annunzio
e alcuni soldati ribelli occuparono la città di Fiume
occuparono la città di Fiume
il governo si mostrò debole di fronte alla
violenza
il governo si mostrò debole di fronte alla
violenza
L’ITALIA. IL PRIMO DOPOGUERRA, IL FASCISMO UNITÀ 5
La situazione economica dell’Italia era disastrosa La situazione economica
dell’Italia era disastrosa
enorme deficit enorme deficit
forte inflazione forte inflazione
rischio disoccupazione rischio disoccupazione
Nel 1919-1920 ci fu il «biennio rosso»
ci fu il «biennio
rosso» forte mobilitazione di operai e contadini forte mobilitazione di
operai e contadini
Contro l’avanzata delle forza socialiste Contro l’avanzata delle
forza socialiste nel 1919 nacquero
il Partito popolare italiano
il Partito popolare italiano
cattolico cattolico
fondato da Luigi fondato da Luigi
Sturzo
i Fasci di combattimento
i Fasci di combattimento
fondati da Benito Mussolini fondati da Benito
Mussolini
ex membro del Partito ex membro del Partito
socialista 3
il Partito socialista italiano
il Partito socialista italiano
L’ITALIA. IL PRIMO DOPOGUERRA, IL FASCISMO UNITÀ 5
rimase il maggiore partito italiano
rimase il maggiore partito italiano
diviso in
massimalisti
massimalisti riformistiriformisti
favorevoli alla rivoluzione
favorevoli alla rivoluzione
favorevoli a riforme graduali favorevoli a
riforme graduali
A novembre 1919
ci furono le elezioni ci furono le elezioni
con il sistema proporzionale con il sistema proporzionale
socialisti 156 deputati socialisti 156 deputati
popolari 100 deputati popolari 100 deputati fascisti meno di 5000
voti
fascisti meno di 5000 voti
Dal novembre 1920 a luglio 1921
tornò al governo Giolitti tornò al governo
Giolitti
L’ITALIA. IL PRIMO DOPOGUERRA, IL FASCISMO UNITÀ 5
2 L’OCCUPAZIONE DELLE FABBRICHE. MOVIMENTO OPERAIO E CONTROFFENSIVA FASCISTA
Nel 1920 gli operai occuparono più di 300 stabilimenti gli operai occuparono più
di 300 stabilimenti Giolitti decise di non usare la forza Giolitti decise di non
usare la forza la protesta si esaurì la protesta si
esaurì la borghesia interpretò
questa scelta come il segnale della debolezza
dei liberali
la borghesia interpretò questa scelta come il segnale della debolezza
dei liberali
iniziò a guardare con interesse ai fascisti iniziò a guardare con
interesse ai fascisti
acceso nazionalismo acceso nazionalismo
odio antisocialista odio antisocialista antiparlamentarismo antiparlamentarismo violenza come metodo
politico
violenza come metodo politico
iniziarono a commettere violenze contro le organizzazioni del movimento operaio, i
sindacati, le sedi del Partito socialista e i suoi
esponenti
iniziarono a commettere violenze contro le organizzazioni del movimento operaio, i
sindacati, le sedi del Partito socialista e i suoi
esponenti
L’ITALIA. IL PRIMO DOPOGUERRA, IL FASCISMO UNITÀ 5
Nel 1921 Amedeo Bordiga e
Antonio Gramsci Amedeo Bordiga e
Antonio Gramsci uscirono da Partito socialista uscirono da Partito
socialista fondarono il Partito comunista italiano fondarono il Partito
comunista italiano
ci furono nuove elezioni ci furono nuove
elezioni Nel maggio 1921
i socialisti ottennero 122 seggi
i socialisti ottennero 122 seggi
i comunisti ottennero 16 seggi
i comunisti ottennero 16 seggi
i popolari ottennero 107 seggi
i popolari ottennero 107 seggi
i fascisti ottennero 35 seggi
i fascisti ottennero 35 seggi
L’ITALIA. IL PRIMO DOPOGUERRA, IL FASCISMO UNITÀ 5
3 L’AVVENTO DEL FASCISMO: DAL GOVERNO AL REGIME
Dopo le elezioni del 1921 Giolitti si dimise Giolitti si
dimise seguirono i governi Bonomi e Facta seguirono i governi
Bonomi e Facta liberaliliberali
Nel novembre 1921 il movimento fascista il movimento
fascista divenne Partito
nazionale fascista divenne Partito nazionale fascista aveva sperato di assorbire il
fascismo nelle altre forze politiche aveva sperato di assorbire il
fascismo nelle altre forze politiche fallìfallì
Il 27 ottobre 1922 gruppi di fascisti marciarono su Roma
gruppi di fascisti marciarono su Roma
il re non firmò lo Stato d’assedio
il re non firmò lo Stato d’assedio
Il 29 ottobre 1922 Vittorio Emanuele III incaricò Mussolini di formare un nuovo governo
Vittorio Emanuele III incaricò Mussolini di formare un nuovo governo
L’ITALIA. IL PRIMO DOPOGUERRA, IL FASCISMO
Nel 1922
UNITÀ 5
fu creato il Gran Consiglio del Fascismo
fu creato il Gran
Consiglio del Fascismo trait d’union tra governo e parlamento
trait d’union tra governo e parlamento
Nel 1923 fu emanata la Legge Acerbo
fu emanata la Legge
Acerbo nuova legge elettoralenuova legge elettorale assegnava i 2/3 dei seggi
alla Camera alla lista che avesse superato il 25%
dei voti
assegnava i 2/3 dei seggi alla Camera alla lista che avesse superato il 25%
dei voti
Nell’aprile 1924 ci furono le elezioni ci furono le
elezioni i fascisti presentarono un «listone» (fascisti, maggioranza liberale, cattolici moderati) i fascisti presentarono un «listone» (fascisti,
maggioranza liberale, cattolici moderati)
clima di intimidazione e violenza contro gli oppositori
clima di intimidazione e
violenza contro gli oppositori il listone ottenne 375 seggi, di cui 275 andarono ai fascisti
il listone ottenne 375 seggi, di cui 275 andarono ai fascisti
il deputato socialista Giacomo Matteotti denunciò
le violenze commesse dai fascisti
il deputato socialista Giacomo Matteotti denunciò
le violenze commesse dai fascisti
il 10 giugno Giacomo Matteotti fu sequestrato e assassinato
Giacomo Matteotti fu sequestrato e assassinato
L’ITALIA. IL PRIMO DOPOGUERRA, IL FASCISMO UNITÀ 5
Il 18 giugno 1924 in segno di protesta contro il delitto Matteotti
in segno di protesta
contro il delitto Matteotti i deputati dell’opposizione abbandonarono il Parlamento
i deputati dell’opposizione abbandonarono il Parlamento
«Secessione dell’Aventino»
«Secessione dell’Aventino»
Tra il 1925 e il 1926 furono emanate le Leggi fascistissime
furono emanate le Leggi
fascistissime trasformarono lo Stato italiano in un regime
trasformarono lo Stato italiano in un regime
furono ammessi solo i sindacati fascisti (Corporazioni nazionali)
furono ammessi solo i sindacati fascisti (Corporazioni nazionali)
fu rafforzato il potere esecutivo a scapito di quello del Parlamento
fu rafforzato il potere esecutivo a scapito di quello del Parlamento
le autonomia locali furono ridotte le autonomia locali furono ridotte
i sindaci furono sostituiti dai podestà
i sindaci furono sostituiti dai podestà
i giornali antifascisti furono aboliti, i partiti antifascisti sciolti
i giornali antifascisti furono aboliti, i partiti antifascisti sciolti
nacque un tribunale speciale per la difesa dello Stato
nacque un tribunale speciale per la difesa dello Stato
nacque la polizia politica (Ovra) nacque la polizia politica (Ovra)
L’ITALIA. IL PRIMO DOPOGUERRA, IL FASCISMO UNITÀ 5
4 IL REGIME TOTALITARIO
Dal 1926 iniziò l’inquadramento dei giovani nel regime iniziò l’inquadramento dei
giovani nel regime «Figli della lupa», «Giovani italiane»,
«Opera Nazionale Balilla»
«Figli della lupa», «Giovani italiane»,
«Opera Nazionale Balilla»
Tra il 1928 e il 1930 la scuola passò sotto il controllo dello Stato la scuola passò sotto il
controllo dello Stato fu
fascistizzata fu fascistizzata
insegnanti obbligati a iscriversi al partito insegnanti obbligati a
iscriversi al partito alle elementari fu imposto
il testo unico
alle elementari fu imposto il testo unico
i docenti universitari dovettero giurare fedeltà
al regime
i docenti universitari dovettero giurare fedeltà
al regime
Fu creato il Ministero per la cultura popolare (Minculpop)
Fu creato il Ministero per la
cultura popolare (Minculpop) che controllava
stampa stampa radio radio cinema cinema
censura censura
propaganda propaganda
L’ITALIA. IL PRIMO DOPOGUERRA, IL FASCISMO UNITÀ 5
Nel 1928 la nuova legge elettoralela nuova legge elettorale mise fine al sistema parlamentare mise fine al sistema
parlamentare
le elezioni divennero plebisciti
le elezioni divennero plebisciti
Nel 1929 furono firmati i Patti lateranensi furono firmati i Patti
lateranensi concordato con la Chiesa cattolica
concordato con la Chiesa cattolica
obiettivi
per Mussolini
per Mussolini per la Chiesaper la Chiesa
fare della Chiesa un pilastro del
fascismo fare della Chiesa un pilastro del
fascismo
rafforzare la propria influenza sulla
società civile rafforzare la
propria influenza sulla
società civile
il cattolicesimo divenne religione di Stato
il cattolicesimo divenne religione di Stato
il Vaticano fu riconosciuto Stato sovrano e indipendente il Vaticano fu riconosciuto Stato
sovrano e indipendente il Vaticano riconobbe lo Stato
italiano e Roma come sua capitale
il Vaticano riconobbe lo Stato italiano e Roma come sua
capitale
versamento di un indennizzo di 1 miliardo 750 milioni di lire versamento di un indennizzo di
1 miliardo 750 milioni di lire protezione del clero da parte
dello Stato
protezione del clero da parte dello Stato
esonero dei chierici dal servizio militare
esonero dei chierici dal servizio militare
11 riconoscimento da parte dello
Stato del matrimonio religioso riconoscimento da parte dello Stato del matrimonio religioso introduzione dell’insegnamento
della dottrina cattolica nelle scuole statali
introduzione dell’insegnamento della dottrina cattolica nelle
scuole statali
L’ITALIA. IL PRIMO DOPOGUERRA, IL FASCISMO UNITÀ 5
Nel 1938 il regime divenne anti- ebraico e antisemita il regime divenne anti-
ebraico e antisemita furono emanate le leggi razziali
furono emanate le leggi razziali
Tra il 1922 e il 1925 la politica economica del regime fu
la politica economica del
regime fu liberistaliberista
dal 1925 a causa dell’inflazione e della continua svalutazione della lira a causa dell’inflazione e della continua svalutazione della lira
lo Stato iniziò a intervenire nell’economia
lo Stato iniziò a intervenire nell’economia
rivalutazione della lira
rivalutazione della lira «quota 90»«quota 90»
protezionismo protezionismo
il governo lanciò la
«battaglia del grano»
il governo lanciò la
«battaglia del grano»
nel 1925
per ottenere l’autosufficienza nel settore cerealicolo per ottenere l’autosufficienza
nel settore cerealicolo
L’ITALIA. IL PRIMO DOPOGUERRA, IL FASCISMO UNITÀ 5
Nel 1931 fu creato l’Imifu creato l’Imi ente statale che concedeva prestiti alle imprese ente statale che concedeva
prestiti alle imprese Tra il 1931 e il 1934 furono bonificate le paludi
pontine
furono bonificate le paludi pontine
Nel 1933 fu creato l’ Istituto per la ricostruzione industriale (Iri)
fu creato l’ Istituto per la
ricostruzione industriale (Iri) ente statale per salvare banche e industrie dal fallimento
ente statale per salvare banche e industrie dal fallimento
Nel 1935 in seguito ad alcune sanzioni avute per aver invaso l’Etiopia in seguito ad alcune sanzioni avute per aver invaso l’Etiopia
Mussolini lanciò l’autarchia Mussolini lanciò l’autarchia
per raggiungere l’autosufficienza produttiva
per raggiungere l’autosufficienza produttiva
Nel 1934 furono create le corporazioni furono create le
corporazioni enti statali che disciplinavano i rapporti tra gli addetti dei vari settori produttivi enti statali che disciplinavano i rapporti tra
gli addetti dei vari settori produttivi per garantire l’armonia tra
padroni e operai
per garantire l’armonia tra padroni e operai
mossa propagandistica; in realtà il potere rimase nelle mani dei
capitalisti
mossa propagandistica; in realtà il potere rimase nelle mani dei
capitalisti
13
L’ITALIA. IL PRIMO DOPOGUERRA, IL FASCISMO UNITÀ 5
5 GLI OPPOSITORI DEL FASCISMO
Dal 1926 l’opposizione al fascismo divenne un reato contro lo Stato
l’opposizione al fascismo divenne un reato contro lo Stato
chi si opponeva direttamente alla dittatura
chi si opponeva direttamente alla dittatura
fu incarcerato o mandato al confino
fu incarcerato o mandato al confino
Antonio Gramsci Antonio Gramsci
gli esponenti dell’alta cultura gli esponenti dell’alta cultura
furono tollerati furono tollerati
Benedetto Croce Benedetto Croce
Alcuni antifascisti emigrati all’estero
Alcuni antifascisti emigrati all’estero
crearono delle organizzazioni per fare propaganda contro il
regime fuori dall’Italia crearono delle organizzazioni
per fare propaganda contro il
regime fuori dall’Italia con scarsi risultaticon scarsi risultati
Concentrazione antifascista
Concentrazione antifascista Giustizia e LibertàGiustizia e Libertà
L’ITALIA. IL PRIMO DOPOGUERRA, IL FASCISMO UNITÀ 5
6 IL FASCISMO: COSA FU, COSA SIGNIFICÒ. RISPOSTE, INTERPRETAZIONI, IPOTESI
Il fascismo ha ricevuto molte interpretazioni e spiegazioni Il fascismo ha ricevuto molte
interpretazioni e spiegazioni interpretazioni dei contemporanei (1920-1940)
interpretazioni dei contemporanei (1920-1940)
studiosi marxisti (Gramsci, Togliatti)
studiosi marxisti (Gramsci, Togliatti)
studiosi liberali e radicali (Gobetti)
studiosi liberali e radicali (Gobetti)
storiografia liberale (Salvatorelli) storiografia liberale
(Salvatorelli)
oppositori rifugiati all’estero (Lussu, Rosselli, Tasca) oppositori rifugiati all’estero
(Lussu, Rosselli, Tasca)
risposta del capitalismo alla nascita del movimento operaio e del comunismo risposta del capitalismo alla nascita del
movimento operaio e del comunismo fascismo frutto di una rivoluzione liberale incompiuta
fascismo frutto di una rivoluzione liberale incompiuta reazione della piccola borghesia alla
rovina provocata dalla guerra reazione della piccola borghesia alla
rovina provocata dalla guerra fascismo come sintesi dei
mali antichi dell’Italia fascismo come sintesi dei
mali antichi dell’Italia
15
L’ITALIA. IL PRIMO DOPOGUERRA, IL FASCISMO UNITÀ 5
interpretazioni dei decenni successivi (1940-oggi) interpretazioni dei decenni
successivi (1940-oggi)
Benedetto Croce
Benedetto Croce descrisse il fascismo come «una parentesi» della storia
descrisse il fascismo come «una parentesi» della storia
Federico Chabod Federico Chabod
Renzo De Felice Renzo De Felice
Gino Germani Gino Germani
Emilio Gentile Emilio Gentile
trovò delle somiglianze tra l’Italia fascista e la Germania nazista
trovò delle somiglianze tra l’Italia fascista e la Germania nazista
vide non solo la dittatura ma anche un elemento di modernizzazione vide non solo la dittatura ma anche un
elemento di modernizzazione
vittoria del ceto medio nella lotta contro il proletariato
vittoria del ceto medio nella lotta contro il proletariato
accusato di
revisionismo
revisionismo giustificazionismogiustificazionismo
«predisposizione alla dittatura»
«predisposizione alla dittatura»
individuò tre aspetti congiunti
individuò tre aspetti congiunti
ideologico ideologico organizzativo organizzativo